Italian Academy of Esthetic Dentistry : il Dott. Cocconi condividerà il nostro approccio digitale alla soluzione dei casi interdisciplinari

Il Dott. Renato Cocconi presenterà all’Italian Academy of Esthetic Dentistry una relazione sul valore della progettazione digitale 3D nei casi multidisciplinari.

 

Quando ci troviamo di fronte ad un paziente che presenta un problema di agenesia (ovvero la mancanza di uno o più denti permanenti) o microdonzia (ovvero la presenza di denti permanenti piccoli e per questo molto spaziati) il trattamento ortodontico con l’apparecchio va considerato all’interno di un trattamento multidisciplinare.

Il trattamento multidisciplinare, o meglio interdisciplinare, prevede la collaborazione di più figure : ad esempio, ortodontista, protesista, implantologo, parodontologo ecc.

L’ortodontista posiziona al meglio gli elementi dentali con l’apparecchio affinché la masticazione sia bilanciata e predispone spazi adeguati affinché i colleghi possano provvedere a sostituire i denti mancanti o a modificare la forma degli elementi dentali che lo necessitano.

Il trattamento dell’ agenesia dentale e della microdonzia è da sempre complesso e delicato per le implicazioni biomeccaniche ed estetiche: la possibilità di eseguire un progetto digitale ci permette di migliorare il coordinamento del team di lavoro ed aumentare la qualità e l’efficenza complessiva della cura.

Il Dott.Renato Cocconi tratterà all’Italian Academy of Esthetic Dentistry proprio questo tema nella sua relazione con il Dott. Perakis.

 

Maggiori informazioni al link qui sotto.

2023_EVENTO XIII Congresso Nazionale

 

 

 


Giornata DIVULGATIVA per BAMBINI & GENITORI

Questa mattina il razzo di viaggiinterdentali  è atterrato nel nostro Studio per condurre i bimbi – tra laboratori, indovinelli e giochi – alla scoperta dell’universo dei denti !

Ci siamo divertiti e abbiamo riso insieme ai piccoli scoprendo tante curiosità sull’universo dei denti trasformandoci tutti in super INVESTIGADENTI SPAZIALI.

La Dott.ssa Silvia Rapa insieme all’animatrice Jessy (di Jessy e Ziggy) hanno guidato i piccoli in questo itinerario di scoperta.

Gli igienisti orali dello Studio (la Dott.ssa Giusy e il Dott. Carlo) sono poi intervenuti per mostrare ai bambini come prendersi cura della bocca.

Parallelamente i Genitori hanno potuto assistere alla presentazione del Dott.Giorgio Cocconi che ha parlato loro della prevenzione dei traumi dentali nell’età di sviluppo.

 

 

Grazie a tutti i partecipanti (grandi e piccini) per il calore dimostrato !

Grazie a Parmakids.it per averci aiutato nell’organizzazione dell’evento.

Un caro abbraccio da tutti noi dello Studio Ortodontico Cocconi Rapa !

 


Laboratorio didattico per bambini : Sabato 7/10/23 allo Studio Ortodontico Cocconi Rapa

Per potersi prendere cura della propria bocca bisogna  imparare a conoscerla.

Bimbi e Genitori, vi aspettiamo Sabato 7/10/23 in Studio da noi alle 10:15 per il nostro laboratorio didattico tratto dal progetto divulgativo ViaggiInterdentali.

Attraverso INDOVINELLI e GIOCHI percorreremo con la nostra Dott.ssa Silvia un itinerario di scoperta per capire come sono fatti i denti e che lavoro svolgono! 

Con l’allegra Danza dello Spazzolino cantata da Jessy (di Jessy e Zigghy) e l’aiuto dei nostri igienisti dentali impareremo poi, i trucchi per mantenere i denti sani e forti.

Parallelamente all’evento per i piccoli i Genitori potranno seguire la presentazione del Dott. Giorgio Cocconi che parlerà di prevenzione dei traumi dentali nell’età di sviluppo.

📌Il laboratorio è gratuito ed è pensato per bimbi dai 6 anni.

✍️Prenotazione obbligatoria alla mail info@parmakids.it

I bambini saranno accolti da un simpatico truccabimbi e per tutti i partecipanti al termine dell’evento uno simpatico omaggio: lo speciale zainetto di Viaggi Interdentali contenente la maglietta di Investigadente Spaziale e uno spazzolino per far brillare i denti :)!

Vi Aspettiamo!

Se sei curioso di vedere come si sono svolti precedenti eventi simili li trovi qui sotto:

LABORATORIO DIDATTICO per Bambini per imparare a conoscere la BOCCA e i DENTI

Sabato, 26/10/19 : Evento divulgativo per genitori e figli [Prenotazioni obbligatorie]

Incontro in studio: la prevenzione orale spiegata a genitori e bambini

 


Perché è importante usare un paradenti quando si fa sport?

paradenti

Secondo le stime del Ministero della Salute la frequenza di eventi traumatici che prevedono il coinvolgimento di denti e viso nei bambini e nei ragazzi è in aumento e, proprio per questo motivo, la prevenzione riveste un ruolo di grande importanza.

Le Linee Guida Nazionali del Ministero della Salute per la prevenzione dei traumi dentali in età evolutiva raccomandano l’uso di paradenti nello sport: questa raccomandazione è particolarmente rilevante per chi presenta denti superiori sporgenti, poiché l’errata inclinazione degli incisivi li rende più esposti e vulnerabili agli impatti esterni e dunque risulta di fondamentale importanza proteggerli.

Qual è il miglior paradenti sportivo?

Il paradenti ha la funzione di proteggere denti e gengive dagli urti durante l’attività sportiva, senza per questo risultare fastidioso o invasivo.

Per raggiungere tale obiettivo è importante che il paradenti presenti specifiche caratteristiche:

  • deve essere costruito con materiali di consistenza e spessore adeguati ad ammortizzare eventuali colpi e distribuire le forze in caso di impatto;
  • è fondamentale che abbia un’estensione adeguata, in modo da coprire i denti ma anche le gengive;
  • è essenziale che offra la giusta copertura ai denti anteriori, ma è altrettanto importante che garantisca una protezione a quelli posteriori coinvolti nella masticazione, poiché gli impatti possono provenire da diverse direzioni, anche dal basso;
  • deve consentire una normale respirazione durante lo sport;
  • deve essere confortevole e stabile in bocca, altrimenti rischia di non essere utilizzato.

paradenti sportivo

Come scegliere il paradenti ideale?

Esistono diversi tipi di paradenti: preformati, termoplastici e “su misura”.

Nel valutare la scelta del paradenti è importante bilanciare costi e benefici in relazione al tipo di utilizzo che se ne farà:

  • per un utilizzo occasionale potrebbe essere sufficiente un paradenti preformato, disponibile nei negozi sportivi o in farmacia. Questo tipo di paradenti è economico ma non personalizzabile e quindi, una volta indossato, va tenuto fisso serrando la bocca;
  • per un utilizzo continuativo, invece, potrebbe essere adeguato un paradenti termoplastico. Questo paradenti, reperibile in farmacia o nei negozi sportivi, possiede una forma standard, ma può essere adattato alla bocca mediante un procedimento “casalingo” che sfrutta l’acqua bollente per ammorbidirlo; addentandolo, poi, è possibile modellarlo sulle arcate dentali lasciando l’impronta;
  • se si desidera comfort, stabilità e protezione è consigliabile optare per un paradenti su misura, progettato e realizzato in base alle impronte delle arcate dentali o grazie alle scansioni ottiche della bocca. Questi paradenti vengono confezionati da laboratori odontotecnici specializzati e successivamente verificati dal dentista o dall’ortodontista.

Scegliere il paradenti più adatto permetterà di praticare sport in sicurezza proteggendo la salute dei denti.


SOS dentino rotto: che cosa fare in caso di traumi?

trauma dentale

Le Linee Guida Nazionali per la prevenzione dei traumi in età scolare raccomandano:

1) di sospendere l’uso di ciuccio, dito e biberon entro i 3 anni;

2) a circa sette anni, se i denti superiori sporgono molto e il bambino non riesce a chiudere correttamente le labbra, occorre consultare un ortodontista, per valutare la possibilità di correggere il problema e riportare i denti in una posizione di “sicurezza” all’interno delle labbra;

3) se il bambino pratica sport che comportano contatto fisico o che implicano il rischio di traumi, occorre incoraggiare l’uso di un paradenti.

Esistono diversi tipi di paradenti: preformati, termoplastici o “su misura”; questi ultimi, nello specifico, vengono realizzati dal dentista o dall’ortodontista sulla base di un calco dei denti. Tutti i modelli sono efficaci, ma solitamente quelli personalizzati offrono un maggiore comfort grazie alla loro precisione e stabilità in bocca.

trauma dentale

Che cosa fare in caso di trauma con frattura di un dente permanente?

Per prima cosa, dopo il trauma, è importante tranquillizzare il bambino, che potrebbe essere spaventato e provare dolore. Come genitore è facile allarmarsi alla vista del sangue: le mucose delle labbra e della lingua sono ricche di vasi sanguigni, dunque è normale notare un sanguinamento, anche relativamente marcato. Occorre mantenere la calma e pulire delicatamente la ferita con una garza imbevuta d’acqua o un fazzoletto pulito inumidito e subito dopo valutare la situazione. Bisogna controllare se:

  • il dente rotto e/o i denti adiacenti si muovono o hanno cambiato posizione;
  • il frammento di dente che si è staccato è rimasto all’interno del labbro o della lingua;
  • dal centro del dente rotto esce del sangue.

Se presente uno di questi elementi, occorre recarsi al Pronto Soccorso con urgenza o rivolgersi al dentista il prima possibile. Nonostante la confusione causata dal trauma, infatti, è importante cercare il frammento di dente che si è staccato perché può essere riattaccato dal dentista (nel caso in cui si tratti di un dente permanente); per conservarne intatte le caratteristiche è importante mantenere il dente idratato conservandolo in un barattolo contenente soluzione fisiologica, latte o saliva; se non si dispone di un contenitore, il dente va tenuto in bocca (lateralmente, tra la guancia e i denti).

La visita dopo il trauma dentale

In ogni caso, qualunque sia l’entità del danno subito, è sempre consigliabile effettuare una visita tempestiva dal dentista, poiché alcuni degli effetti causati dal trauma potrebbero non essere visibili all’esterno: come la perdita di vitalità del dente, fratture della radice o dell’osso circostante o ripercussioni a livello dell’articolazione della mandibola, specialmente per traumi che coinvolgono anche viso e mento.

La visita dal dentista ha l’obiettivo di ricostruire minuziosamente l’accaduto: la bocca sarà analizzata nel suo complesso, dal dente rotto a quelli adiacenti, dalle ossa e alle gengive. Per una diagnosi più precisa potrebbero essere necessarie delle radiografie, allo scopo di strutturare un piano di cura e monitoraggio a lungo termine.

traumi dentali

Che cosa fare in caso di trauma con perdita di un dente permanente?

Entro al massimo un’ora il dente va reimpiantato dal dentista e fissato agli altri con un filo ortodontico, da tenere dalle 2 alle 4 settimane. Verrà prescritta una copertura antibiotica da iniziare entro 24 ore e, in alcuni casi, sarà consigliata, in caso di contatto con la terra, una vaccinazione antitetanica. Dopo un trauma di questo tipo è opportuno seguire una dieta morbida semi-liquida ed è necessario recarsi dal dentista ogni 3 mesi per i primi 12 mesi.

Trauma dentale: perché è necessario un monitoraggio a lungo termine?

Il dente che ha subito il trauma va tenuto sotto controllo per un lungo periodo di tempo al fine di monitorare eventuali danni tardivi che, se individuati per tempo, possono essere limitati nella loro gravità. Anche a distanza di anni, per esempio, il dente può perdere vitalità: questa condizione è spesso associata a un cambiamento di colore del dente, che da bianco vira verso il grigio. In questi casi potrebbe essere necessaria una devitalizzazione, cioè una pulizia interna del dente, e uno sbiancamento, per rimuovere il colore grigio. Talvolta, a seguito del trauma, la radice del dente può riassorbirsi e cioè viene “mangiata” dall’osso: in questo caso potrebbe essere necessario estrarre il dente. Nei casi più sfortunati, il dente potrebbe legarsi all’osso, causando un’anomalia chiamata anchilosi: questo fenomeno è particolarmente grave nei ragazzi in fase di crescita perché può bloccare lo sviluppo dell’osso circostante.

In sintesi: la prevenzione dei traumi dentali è di fondamentale importanza, specialmente per i bambini appassionati di sport: proprio per questo motivo e per evitare complicazioni future, sarebbe bene sospendere ciuccio, dito e biberon entro i tre anni, valutare l’eventuale sporgenza dei denti superiori intorno ai sette anni e incoraggiare l’uso di paradenti negli sport a rischio.

In caso di trauma dentale è essenziale agire tempestivamente, pulire la ferita e cercare assistenza medica; è consigliabile un monitoraggio a lungo termine per identificare eventuali complicazioni e garantire la salute dei denti colpiti. Educare i genitori, gli allenatori e gli atleti stessi all’importanza dell’uso di paradenti e di misure preventive può contribuire a ridurre il rischio di lesioni.


Quali sono gli errori più comuni che commettiamo quando si parla di igiene orale nel bambino?

Quando parliamo di igiene orale nel bambino è possibile incorrere in alcuni errori. Oggi ve ne riportiamo alcuni derivanti dalla nostra diretta esperienza in studio.

ERRORE 1: posticipare l’inizio delle quotidiane procedure di igiene orale

È importante iniziare a prendersi cura della bocca dei nostri figli dai primissimi mesi di vita, introducendo fin da subito la routine dell’igiene orale e sviluppandola progressivamente. Ma da dove iniziare?

Come pulire la bocca nei primi mesi di vita

Prima dell’arrivo dei primi denti da latte, quindi nei primi mesi di vita, bisogna eseguire la pulizia delle gengive dopo ogni poppata. Per farlo, si possono usare garze, spazzolini da dito in silicone o guantini appositamente studiati per la detersione del cavo orale dei neonati.

Con la comparsa del primo dentino è utile introdurre l’utilizzo dello spazzolino. Sono disponibili spazzolini specifici con setole extra morbide in grado di pulire senza ledere le mucose molto delicate del bambino. Si raccomanda di introdurre lo spazzolino gradualmente, in modo da far abituare il bambino alla sensazione delle setole. Si può quindi iniziare passandoglielo prima sul dorso della manina e poi sulle labbra, fino ad arrivare ai dentini.

Come pulire la bocca dopo il primo anno

Dopo il primo anno si può enfatizzare l’aspetto giocoso del momento dedicato all’igiene orale.
In questa fase può essere utile dotarsi di due spazzolini: uno da lasciare in mano al piccolo e l’altro ad uso dei genitori. Così si può effettuare la pulizia dei denti del bambino, alternando momenti in cui lasciare al piccolo la possibilità di prendere dimestichezza con lo strumento (sempre sotto una attenta supervisione).
Allo spazzolino va associato un dentifricio con un quantitativo di fluoro di mille ppm in dose pea size, ovvero un quantitativo pari al volume di un pisello.

Come pulire la bocca dopo i 3 anni

Dopo i 3 anni il bimbo interagisce sempre più, pertanto, è molto utile lavorare progressivamente sulla sua consapevolezza. A un certo punto, per essere motivato, avrà bisogno di capire perché i denti vanno lavati. Disporre di strumenti educativi come libri illustrati, storie, video esplicativi, aiuta i genitori a trasmettere al proprio bambino che la pulizia dei denti non è un’inutile costrizione ma un importante momento di cura della persona.

L’importanza dell’igiene orale da bambini

Lavarsi i denti non è un gioco da ragazzi! Proprio per questa ragione, è importante imparare gradualmente le giuste tecniche di spazzolamento dei denti e di pulizia della bocca. Un consiglio è quello di farsi aiutare da professionisti, portando i bimbi, fin da piccoli, ad incontri di educazione all’igiene orale con il dentista o l’igienista orale, avendo la pazienza, a casa, di supervisionare le procedure di igiene orale fino a che queste siano state apprese in pieno.

Secondo le Linee Guida Ministeriali, “L’igiene orale dei bambini deve essere demandata ai genitori o da questi supervisionata, fino all’acquisizione di una manualità adeguata. Un’adeguata rimozione della placca richiede una metodica di spazzolamento efficace ottenuta grazie a buone capacità manuali. È necessario, pertanto, che il genitore effettui personalmente lo spazzolamento nei primi anni di vita e lo supervisioni fino a quando la manualità del bambino sia sufficiente a garantire un valido spazzolamento. Utili indicatori di raggiunta manualità sono la capacità di allacciare, in maniera autonoma, le scarpe e saper scrivere in corsivo.”

ERRORE 2: condividere le nostre forchette e cucchiai con i neonati

Un altro errore comune è quello di non considerare che la bocca del neonato può essere “colonizzata” dai batteri della carie a causa della condivisione di forchette, cucchiai ecc. con la mamma o con chi si occupa del bambino. Anche il gesto di mettere in bocca il succhiotto per “pulirlo” prima di offrirlo al piccolo è rischioso per la possibile trasmissione dei batteri responsabili della malattia cariosa.

ERRORE 3: far bere il latte la sera dopo aver lavato i denti

Pensare che si possano lavare i denti del bambino la sera e, successivamente, far bere del latte è dannoso, a prescindere che sia zuccherato o meno.

Il latte, infatti, contiene zuccheri naturali che, se non rimossi attraverso l’igiene orale, possono concorrere alla formazione della carie, soprattutto durante la notte quando il flusso salivare si riduce e, con esso, diminuisce il potere protettivo offerto dalla saliva. Prestare attenzione a questo è molto importante, perché la “carie da biberon” è una particolare tipologia di carie che presenta uno sviluppo molto rapido ed aggressivo.

Nei primi anni di vita può, infatti, colpire numerosi elementi dentali portando alla necessità di curare e, spesso, estrarre precocemente i denti interessati. Infatti, le Linee Guida Ministeriali sconsigliano ogni forma d’uso non nutrizionale del biberon, soprattutto alla sera. Se necessario, per conciliare il sonno, suggeriscono transitoriamente di proporre il biberon contenente solo acqua.

ERRORE 4: fare sciacqui con il collutorio o “lavare” i denti solo con il dentifricio

Il dentifricio e il collutorio hanno un ruolo molto importante nel mantenimento della salute orale
ma da soli non sono sufficienti per garantire un’adeguata pulizia dei denti e del cavo orale. Per rimuovere efficacemente la placca batterica ed i residui di cibo è, infatti, necessaria l’azione meccanica esercitata dello spazzolino, sia esso manuale o elettrico.

ERRORE 5: sottovalutare la presenza di sangue sullo spazzolino

Rilevare la presenza di sangue sullo spazzolino o nel lavandino, dopo l’igiene orale, rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare. Potrebbe essere, infatti, spia della presenza di gengivite, ovvero un’infiammazione a carico delle gengive dovuta alla persistenza di placca batterica lungo il margine gengivale. La gengiva, ovvero la parte di mucosa morbida intorno al dente, normalmente è rosa e, anche se sottoposta a spazzolamento, non sanguina. Se la gengiva diventa rossa o se sanguina durante il normale lavaggio dei denti o, ancora, se è dolente alla palpazione significa che sta soffrendo ed è infiammata.
Istintivamente, quando si osserva la presenza di sangue, si tende a spazzolare meno o a evitare le zone interessate, per non “traumatizzarle”. In realtà, è necessario fare l’opposto: dedicarsi con maggiore attenzione alla pulizia di quelle aree, in modo da favorire la remissione della gengivite. Inoltre, è opportuno parlarne con il proprio dentista di fiducia, che potrebbe suggerire un controllo in Studio, l’uso di un collutorio specifico e una igiene orale professionale.

Questi 5 sono alcuni degli errori che abbiamo rilevato più frequentemente. Se hai dubbi o domande puoi contattarci in studio o parlarne con il tuo dentista di fiducia!



Le finestre su Viaggi Interdentali, il viaggio dei più piccoli alla scoperta del mondo dei denti

Viaggi Interdentali

Viaggi Interdentali” è il progetto ideato dalla nostra dottoressa Silvia Rapa con l’obiettivo di suscitare nel bambino interesse verso il mondo dei denti e il desiderio di imparare a curare il proprio sorriso.

Viaggi interdentali: la mission

Giocare, apprendere e divertirsi a scoprire l’universo dei denti compiendo “Viaggi Interdentali”, questa la mission del progetto educativo rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni.

Ma prima di imparare a prendersi cura del proprio sorriso, i bambini hanno bisogno di comprendere perché sia importante farlo. Ecco perché “Viaggi Interdentali”, tramite un percorso divulgativo fatto di parole, musica, video, immagini e laboratori vuole innanzitutto suscitare nei più piccoli il desiderio e la curiosità di prendersi cura dei denti, “compagni” da proteggere e “amare”.

Ecco, allora, che in un viaggio a tappe, i bambini possono comprendere com’è fatta la bocca, come funziona e “chi la abita”, grazie a uno spazio digitale – www.viaggiinterdentali.it – e contenuti specifici pensati per due diverse fasce d’età: dai 4 ai 7 anni e dai 7 ai 10 anni. 

Per saperne di più sul progetto vi lasciamo alcuni link ad articoli che ne hanno parlato.

Le finestre su Viaggi Interdentali

L’intervista su RAI GULP nella trasmissione “La Banda dei Fuori Classe”

Il 29 novembre scorso, la nostra Dott.ssa Silvia è stata invitata su Rai Gulp aLa Banda dei Fuori Classe”, un programma per ragazzi, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e dedicato all’approfondimento di temi relativi alla scienza, alla tecnologia, alla natura e molto altro.

Nell’ambito dell’intervista, la Dott.ssa Rapa ha portato temi divulgativi tratti dal suo progetto “Viaggi Interdentali”, rispondendo a domande come:

  • Perché si forma la carie?
  • Perché cambiamo i denti ?
  • Cosa possiamo capire di una persona guardandole solo i denti?

L’articolo di “Baby Magazine”

babymagazine.it,sito web del bimestrale Baby Magazine – dedicato a pediatria, salute, pedagogia e infanziaha pubblicato un articolo, dal titolo “Viaggi interdentali: itinerari insoliti alla scoperta dell’universo dei denti”, sul progetto multimediale di divulgazione.

Nell’articolo si sottolinea come l’approccio utilizzato in “Viaggi interdentali” sia pensato per aiutare il bambino a comprendere i vantaggi di una cura attenta e costante, con un tono complice e attento. L’itinerario di Viaggi Interdentali è, infatti, costruito con l’ausilio di parole e forme di pensiero comuni ai più piccoli, dove illustrazioni, fumetti e attività didattiche sono state realizzate con il supporto e la supervisione della pedagogista Giovanna Rodolfi.

L’articolo di “Voglia di Salute”

Il 3 settembre scorso, vogliadisalute.it – quotidiano online di benessere, salute e fitness – ha dedicato al progetto un articolo, dal titolo “Viaggi Interdentali: itinerari per bambini alla scoperta dell’universo dei denti”, che illustra il progetto educativo creato dalla nostra dottoressa Silvia con un focus sul libro di “Accidenti.

Viene sottolineato che l’obiettivo di “Accidenti” è far capire perché sia importante prendersi cura della propria bocca, trasmettendo ai piccoli il significato e lo scopo. Ecco allora che arriva in soccorso il libro! La trama racconta le avventure del piccolo Giovanni alle prese con il primo dentino che cade e con i batteri nemici della bocca e di come il giovane protagonista si trasformerà presto in super eroe dei denti. Nello scoprire come vincere la “battaglia” contro i batteri della carie, Giovanni è aiutato da illustrazioni (realizzate da Maria Marega), da rime (di Davide Pocchiesa) e da contenuti informativi (della dottoressa Rapa).

L’articolo di “Mamma pret a porter”

Il 19 settembre scorso, anche mammapretaporter.it – web magazine dedicato al mondo dell’alimentazione naturale e del benessere per la famiglia moderna – ha pubblicato un articolo, dal titolo “Accidenti! il libro per scoprire l’igiene orale”.

Il libro e il progetto multimediale sono ritenuti interessanti per dare risposte corrette e concrete a tutte le domande dei bambini sul mondo dei denti. Per esempio: quando iniziare con l’igiene orale? Fin da subito! Non solo perché curando il cavo orale dei neonati è possibili prevenire problematiche fastidiose, ma anche perché si trasmette l’importanza dell’abitudine di una corretta igiene orale, insieme ad amici quali lo spazzolino, il dentifricio e il filo interdentale.

L’articolo di “NostroFiglio”

Il 27 settembre, nostrofiglio.it – portale online rivolto alla nuova generazione di genitori, parte del network Mondadori, dedicato a tematiche di famiglia e infanzia – ha pubblicato un articolo-intervista dal titolo “Viaggi interdentali, un progetto educativo sull’universo dei denti”.

A raccontare meglio il progetto educativo rivolto ai bambini è la stessa dottoressa Silvia Rapa che, nell’intervista, ha spiegato – nello specifico – come è strutturato il progetto ACCIDENTI ed ha raccontato come è nata l’idea di crearlo <<Accidenti è un progetto multimediale costituito da un LIBRO, una VIDEO STORIA e una CANZONE che, sfruttando i vantaggi integrati di questi media, si ripropone di insegnare ai piccoli il valore del prendersi cura della propria bocca>>.

Il motore del progetto, come sottolinea la dottoressa Rapa, è il <<desiderio di mettere a disposizione dei bimbi le conoscenze di dentista e ortodontista nell’intento di creare consapevolezza e attenzione verso una parte importante del nostro corpo, andando insieme a scoprire che ogni dente – sotto al mantello duro – nasconde un cuore da proteggere.>>

Topolino n° 3489- 5/10/2022

Sullo storico giornalino dedicato ai ragazzi viene proposto il progetto di educazione dentale, precisamente nella rubrica “CURIOSITA’, COSE DA FARE E DA VEDERE”.


Il triage per pazienti e accompagnatori e l’obbligo della mascherina

Triage online e mascherina

Cari Pazienti, in riferimento alle ultime indicazioni del Ministero della Salute vi ricordiamo che: 

  • 48 h prima del vostro appuntamento è necessario eseguire il TRIAGE ONLINE;
  • il Ministero ora richiede il triage sia per il PAZIENTE che per eventuali ACCOMPAGNATORI (qualora volessero rimanere in sala d’attesa);
  • prima di entrare in Studio, è necessario indossare la MASCHERINA (questo vale anche nel corridoio di accesso e in sala d’attesa);
  • SANIFICARE le MANI con il gel disponibile all’ingresso o lavare le mani con acqua e sapone.

Grazie per la vostra collaborazione.

[Art.2 Ordinanza 15 giugno 2022 del Ministro Speranza]

Inoltre, come da indicazioni ministeriali noi continuiamo ad applicare le direttive per garantire la protezione dei pazienti e dello staff:

  • negli ambienti eseguiamo costanti controlli dell’aria con filtri EPA e UV.
  • Il nostro staff – clinico e specialistico – osserva procedure controllate di disinfezione e sterilizzazione e utilizza dispositivi di protezione individuale (DPI) certificati.

La cultura di un sorriso sano: l’intervento del dottor Cocconi a RTL 102.5 News

La cultura di un sorriso sano: l’intervento del dottor Cocconi a RTL 102.5 News

Il 30 dicembre scorso il Dott. Renato Cocconi è stato invitato a partecipare alla rubrica pomeridiana “Lifestyle” di RTL 102.5 NEWS, un programma che alterna musica, notizie e approfondimenti dedicati al benessere. Nelle vesti di presidente onorario di FACExp – Expert in orthodontics – il Dott. Cocconi ha avuto modo di parlare della cultura di un sorriso sano.

I temi dell’intervista

All’intervista, svolta dalla conduttrice Ludovica Marafini e dalla giornalista Ilaria Arpino, sono state affiancate anche alcune domande e curiosità degli ascoltatori.

Durante la trasmissione è stato approfondito un tema molto attuale, si è parlato di come sia mutato il rapporto col paziente in questi due anni di pandemia e di come le tecnologie digitali abbiano permesso di superare alcune limitazioni logistiche per consentire di proseguire i trattamenti in sicurezza.

Si è, poi, discusso di come sia cresciuta la domanda di ortodonzia in pazienti adulti e di come le apparecchiature meno visibili possano venire incontro alle loro esigenze sociali. 

E’ stato ribadito che il successo di un  trattamento ortodontico non è definito dal semplice allineamento dei 6 denti anteriori, ma deve offrire un sorriso armonico nel contesto del viso, producendo una occlusione dei denti stabile e funzionale. 

Tutto questo richiede una diagnosi accurata, evitando procedure semplicistiche e sommarie.

La specializzazione in ortodonzia

Il Dott. Cocconi ha ricordato che per la specializzazione in ortodonzia occorrono molti anni di formazione universitaria e post universitaria, questo perché questa branca specialistica dell’odontoiatria si occupa dei molteplici problemi scheletrici e dentali che interessano tutte le età, da quella infantile a quella adulta. Ecco perché l’ortodonzia non è riducibile alla semplice applicazione di un apparecchio ma è la strategia che permette di miglioramenti estetici e funzionali coerenti con le aspettative e il migliore interesse del paziente.