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Succhiamento di ciuccio e dito: quando e come abbandonare questa abitudine? [VIDEO]

Succhiamento di ciuccio e dito

Alcune ecografie lo mostrano chiaramente: i bambini si succhiano il dito già nella pancia della mamma.

Quella di succhiare è quindi un’attività del tutto naturale e, nei i bimbi molto piccoli, ha importanti effetti benefici.

Tuttavia, per evitare alterazioni allo sviluppo della bocca e dei denti, il ciuccio e il dito, compagni inseparabili dei primi anni di vita, ad un certo punto… vanno salutati.
Ma quando e come è meglio agire?

Ciuccio e dito: quando e perché sospendere l’abitudine al succhiamento?

Rilassa, contribuisce alla regolazione del battito cardiaco e del ritmo sonno-veglia, fa sentire il bambino al sicuro. 

L’abitudine a succhiare il dito e ad utilizzare il ciuccio è naturale ed ha un valore prezioso nei primi mesi di vita, grazie ai suoi innumerevoli effetti positivi.

Tuttavia, questi amici ad un certo punto vanno salutati e lasciati andare, all’interno di un percorso di crescita nel quale i genitori giocano un ruolo molto importante. 

Il Ministero della Salute raccomanda di ridurre il succhiamento a partire dai 2 anni di età e sospenderlo entro i 3 anni, questo per limitare possibili alterazioni dello sviluppo di bocca e denti, che possono causare problemi funzionali ed estetici.


Vi devo portare mio figlio perché ha i denti sporgenti!

Denti sporgenti Studio Ortodontico Cocconi Rapa Parma

La mamma di Luca è preoccupata per il sorriso di suo figlio di 8 anni. Ha notato che i denti del suo bambino sono un po’ sporgenti e non sa da cosa può dipendere. Luca, inoltre, non pronuncia correttamente alcune lettere e, anche se il suo modo di parlare è estremamente simpatico, la mamma preferisce approfondire la questione.

Quello dei “denti sporgenti” è uno dei problemi che maggiormente allertano i genitori poiché i bambini possono assumere il tipico aspetto da “coniglietto” con uno sbilanciamento del sorriso e dell’aspetto facciale. Spesso l’inadeguata posizione dei denti anteriori offre anche qualche difficoltà al bimbo nella pronuncia di alcune lettere come ad esempio la “F”, la “S” e la “Z”.

Avere i “denti sporgenti” in realtà non è solo un difetto estetico: può essere spia di un problema più rilevante di tipo masticatorio-funzionale e può esporre il bambino ad un aumentato rischio di frattura dentale in caso di caduta accidentale!

Denti Sporgenti : le cause

Le cause dei denti sporgenti possono essere molteplici. Tra le più comuni vi sono le abitudini viziate protratte nel tempo, come il succhiamento del dito, del ciuccio o della maglietta o della penna che possono influenzare la crescita e lo sviluppo delle arcate dentali.

In alcuni casi, la mancanza di spazio nella bocca può impedire una corretta uscita dei denti, contribuendo a determinare il problema dei denti sporgenti. In altre situazioni, il problema è principalmente legato a fattori genetici che determinano un deficit di crescita mandibolare (osso inferiore della bocca).

denti sporgenti Studio Cocconi Rapa

Denti Sporgenti le 4 raccomandazioni più importanti

1. Stop alle abitudini viziate!

Se il bambino ha più di 2/3 anni, è importante disincentivare la suzione non nutritiva, come succhiare il dito, il ciuccio o la maglietta.

Questa abitudine può spingere la parte superiore della bocca in avanti, creando una distanza tra i denti superiori e inferiori. Sospendere l’abitudine viziata può spesso portare a un netto miglioramento spontaneo della situazione!

APPROFONDISCI “SUCCHIAMENTO E DITO” QUI

2. Attenzione ai denti “da coniglietto”!

Molto spesso in presenza di una distanza elevata tra i denti superiori ed inferiori, il labbro inferiore riesce ad andare al di sotto degli incisivi superiori dando al bambino il classico aspetto da “da coniglietto”: questa spinta involontaria e continua del labbro inferiore sui denti superiori può peggiorarne rapidamente la sporgenza.

Se il vostro bimbo interpone il labbro inferiore tra le arcate e notate che a riposo ha sempre i dentini fuori dalla bocca ..la situazione può peggiorare rapidamente. In questi casi :

  1. È utile una visita tempestiva dal vostro ortodontista di
  2. Ogni volta che lo vedete indugiare in questa posizione ricordate al vostro piccolo di evitare questa postura scorretta delle labbra e invitatelo a serrare le labbra anche se questo costa

3. Proteggete i suoi dentini sporgenti!

Il problema dei denti sporgenti interessa per lo più i denti permanenti, ovvero i denti che rimarranno per tutta la vita.

Una eccessiva sporgenza li espone ad un elevato rischio di frattura in caso di trauma accidentale: in questi casi è importante proteggere i denti con un bite specifico, il paradenti, durante le attività sportive e di contatto.

APPROFONDISCI L’IMPORTANZA DEL PARADENTI QUI
 

4. Aguzzate il vostro orecchio mentre lui dorme!

I denti sporgenti possono essere legate a forme severe di retrusione mandibolare (osso inferiore della bocca troppo corto); queste ultime, quando correlate a problematiche quali l’obesità o alterazioni di tipo otorino- laringoiatrico, possono essere associate a restringimento delle viee aeree con aumentato rischio di sviluppare apnee notturne.

APPROFONDISCI LE OSAS PARADENTI QUI
Ascoltate il vostro bambino mentre dorme, nel caso lo sentiate trattenere il respiro per diversi secondi durante la notte, rivolgetevi al vostro pediatra per farvi consigliare come approfondire lo studio di questo problema.

Denti sporgenti …e l’apparecchio ?

Solitamente, la sporgenza dei denti lieve o moderata, può essere corretta a circa a 10-12 anni di età, in corrispondenza del picco di crescita puberale. In questi casi, nell’attesa del momento opportuno di intervento, è necessario proteggere i denti durante le attività sportive e di contatto.

Ci sono situazioni, invece, dove è consigliato un intervento precoce, in età pediatrica.

Nello specifico si predilige un intervento tempestivo quando:

  1. Si nota un peggioramento rapido della sporgenza dei denti causata da un’interposizione del labbro inferiore al di sotto degli incisivi
  2. E’ presente una storia di traumi dentali pregressi : quando il bimbo ha già battuto i denti una volta, statisticamente è dimostrato che è più probabile che sia esposto ad un secondo trauma
  3. Sono presenti specifiche esigenze funzionali o psico-sociali : la sporgenza dei denti superiori, è per lo più vissuta bene dai piccoli ma in alcuni bimbi può indurre qualche difficoltà funzionale; altre volte, questa caratteristica dentale, può essere causa di insicurezza o esporre il bimbo a episodi di bullismo, in queste situazioni può essere giustificato un intervento ortodontico
  4. Sono presenti altri problemi di sviluppo della bocca che richiedono un intervento tempestivo (esempio: palato stretto, morso aperto e/o grave affollamento dentale).

Controllare al momento giusto il sorriso dei vostri bimbi permetterà di organizzare le migliori strategie di prevenzione e correzione.

Guarda la gallery “Denti sporgenti prima e dopo”


SOS dentino rotto: che cosa fare in caso di traumi?

trauma dentale

Le Linee Guida Nazionali per la prevenzione dei traumi in età scolare raccomandano:

1) di sospendere l’uso di ciuccio, dito e biberon entro i 3 anni;

2) a circa sette anni, se i denti superiori sporgono molto e il bambino non riesce a chiudere correttamente le labbra, occorre consultare un ortodontista, per valutare la possibilità di correggere il problema e riportare i denti in una posizione di “sicurezza” all’interno delle labbra;

3) se il bambino pratica sport che comportano contatto fisico o che implicano il rischio di traumi, occorre incoraggiare l’uso di un paradenti.

Esistono diversi tipi di paradenti: preformati, termoplastici o “su misura”; questi ultimi, nello specifico, vengono realizzati dal dentista o dall’ortodontista sulla base di un calco dei denti. Tutti i modelli sono efficaci, ma solitamente quelli personalizzati offrono un maggiore comfort grazie alla loro precisione e stabilità in bocca.

trauma dentale

Che cosa fare in caso di trauma con frattura di un dente permanente?

Per prima cosa, dopo il trauma, è importante tranquillizzare il bambino, che potrebbe essere spaventato e provare dolore. Come genitore è facile allarmarsi alla vista del sangue: le mucose delle labbra e della lingua sono ricche di vasi sanguigni, dunque è normale notare un sanguinamento, anche relativamente marcato. Occorre mantenere la calma e pulire delicatamente la ferita con una garza imbevuta d’acqua o un fazzoletto pulito inumidito e subito dopo valutare la situazione. Bisogna controllare se:

  • il dente rotto e/o i denti adiacenti si muovono o hanno cambiato posizione;
  • il frammento di dente che si è staccato è rimasto all’interno del labbro o della lingua;
  • dal centro del dente rotto esce del sangue.

Se presente uno di questi elementi, occorre recarsi al Pronto Soccorso con urgenza o rivolgersi al dentista il prima possibile. Nonostante la confusione causata dal trauma, infatti, è importante cercare il frammento di dente che si è staccato perché può essere riattaccato dal dentista (nel caso in cui si tratti di un dente permanente); per conservarne intatte le caratteristiche è importante mantenere il dente idratato conservandolo in un barattolo contenente soluzione fisiologica, latte o saliva; se non si dispone di un contenitore, il dente va tenuto in bocca (lateralmente, tra la guancia e i denti).

La visita dopo il trauma dentale

In ogni caso, qualunque sia l’entità del danno subito, è sempre consigliabile effettuare una visita tempestiva dal dentista, poiché alcuni degli effetti causati dal trauma potrebbero non essere visibili all’esterno: come la perdita di vitalità del dente, fratture della radice o dell’osso circostante o ripercussioni a livello dell’articolazione della mandibola, specialmente per traumi che coinvolgono anche viso e mento.

La visita dal dentista ha l’obiettivo di ricostruire minuziosamente l’accaduto: la bocca sarà analizzata nel suo complesso, dal dente rotto a quelli adiacenti, dalle ossa e alle gengive. Per una diagnosi più precisa potrebbero essere necessarie delle radiografie, allo scopo di strutturare un piano di cura e monitoraggio a lungo termine.

traumi dentali

Che cosa fare in caso di trauma con perdita di un dente permanente?

Entro al massimo un’ora il dente va reimpiantato dal dentista e fissato agli altri con un filo ortodontico, da tenere dalle 2 alle 4 settimane. Verrà prescritta una copertura antibiotica da iniziare entro 24 ore e, in alcuni casi, sarà consigliata, in caso di contatto con la terra, una vaccinazione antitetanica. Dopo un trauma di questo tipo è opportuno seguire una dieta morbida semi-liquida ed è necessario recarsi dal dentista ogni 3 mesi per i primi 12 mesi.

Trauma dentale: perché è necessario un monitoraggio a lungo termine?

Il dente che ha subito il trauma va tenuto sotto controllo per un lungo periodo di tempo al fine di monitorare eventuali danni tardivi che, se individuati per tempo, possono essere limitati nella loro gravità. Anche a distanza di anni, per esempio, il dente può perdere vitalità: questa condizione è spesso associata a un cambiamento di colore del dente, che da bianco vira verso il grigio. In questi casi potrebbe essere necessaria una devitalizzazione, cioè una pulizia interna del dente, e uno sbiancamento, per rimuovere il colore grigio. Talvolta, a seguito del trauma, la radice del dente può riassorbirsi e cioè viene “mangiata” dall’osso: in questo caso potrebbe essere necessario estrarre il dente. Nei casi più sfortunati, il dente potrebbe legarsi all’osso, causando un’anomalia chiamata anchilosi: questo fenomeno è particolarmente grave nei ragazzi in fase di crescita perché può bloccare lo sviluppo dell’osso circostante.

In sintesi: la prevenzione dei traumi dentali è di fondamentale importanza, specialmente per i bambini appassionati di sport: proprio per questo motivo e per evitare complicazioni future, sarebbe bene sospendere ciuccio, dito e biberon entro i tre anni, valutare l’eventuale sporgenza dei denti superiori intorno ai sette anni e incoraggiare l’uso di paradenti negli sport a rischio.

In caso di trauma dentale è essenziale agire tempestivamente, pulire la ferita e cercare assistenza medica; è consigliabile un monitoraggio a lungo termine per identificare eventuali complicazioni e garantire la salute dei denti colpiti. Educare i genitori, gli allenatori e gli atleti stessi all’importanza dell’uso di paradenti e di misure preventive può contribuire a ridurre il rischio di lesioni.


Prima visita e apparecchio: il Dott. Renato Cocconi nell’inserto Salute della Gazzetta di Parma

Renato Cocconi Gazzetta di Parma

Lo Studio Ortodontico Cocconi è all’interno del nuovo inserto Salute de La Gazzetta di Parma.

Nel numero uscito venerdì 8 novembre, il Dott. Renato Cocconi fornisce alcune preziose indicazioni su un tema che sta molto a cuore ai genitori: quando sottoporre i nostri figli alla prima visita ortodontica e quando mettere l’apparecchio, qualora necessario?

È importante fare chiarezza su questo punto, perché proprio dal monitoraggio costante dipende il successo del percorso ortodontico del nostro bambino.

Incontriamo ogni giorno tanti genitori e piccoli pazienti: a mamme e papà spieghiamo quanto sia fondamentale iniziare molto presto a porre attenzione allo sviluppo della dentatura dei loro figli, ai bambini facciamo percepire la cura dei denti come una faccenda molto… seria, ma al tempo stesso divertente!

Con il nostro impegno quotidiano, e attraverso eventi ludico-divulgativi dedicati ai più piccoli e la partecipazione ad attività educative sul territorio, desideriamo contribuire a trasmettere un messaggio per noi essenziale: alla salute orale è necessario dedicare costantemente attenzione e cura, perché da essa dipende la nostra qualità della vita.


Evento divulgativo e festa in Studio con bimbi e genitori

Evento divulgativo igiene orale e uso del ciuccio

I bambini sono speciali per noi!

Per loro, sabato 26 ottobre, abbiamo organizzato un evento divulgativo ed una festa dove divertirsi imparando a prendersi cura dei loro denti!

I nostri Super Igienisti, il Dr. Carlo Rapa e la Dr.ssa Giusy Migale, hanno insegnato ai bimbi i loro trucchi in materia di pulizia dei denti.

Quali sono gli strumenti per prendersi cura del proprio sorriso? Come vanno utilizzati?
…non ci sono più segreti per i piccoli che hanno partecipato a questa lezione!

Per i nostri piccoli ospiti, Fata Dentina & Elfetta hanno poi, organizzato un divertente laboratorio per mettere in pratica le nuove conoscenze acquisite: quali sono gli alimenti amici dei denti? Quali i nemici?


Sabato, 26/10/19 : Evento divulgativo per genitori e figli [Prenotazioni obbligatorie]

Sabato 26/10 alle ore 10:00 apriremo le porte del nostro Studio a genitori e figli per il DOPPIO APPUNTAMENTO gratuito a prenotazione obbligatoria dedicato alla promozione della #salute orale dei piccoli.

I #bambini tra i 5 e i 9 anni potranno imparare, giocando, come prendersi #cura dei loro #sorrisi con una DIVERTENTE LEZIONE DI IGIENE DENTALE 😀 tenuta dai nostri Dottori Igienisti con la divertente partecipazione della Fata Dentina e della sua aiutante Elfetta.


Centro FACExp, il valore del network

La nostra attività è in costante sinergia con quella di numerosi colleghi con un continuo e proficuo scambio di informazioni ed esperienze.
Da questa sinergia è nata nel 2016 l’Associazione FACE (FACExp – Experts in Orthodontics).

LʼAssociazione Face promuove la cultura della qualità in Ortodonzia a 360°, basandosi sul principio per cui ogni patologia, per essere efficacemente diagnosticata e curata, richiede non solo competenza professionale ma anche un costante impegno gestionale ed organizzativo.

L’Associazione FACE per il Paziente

LʼAssociazione FACE porta al paziente anche altri vantaggi:

  • In caso di emergenze ortodontiche durante viaggi o trasferte in Italia, ogni nostro paziente può contare su un servizio di “risoluzione dellʼurgenza” contattando il Centro FACExp più vicino al luogo in cui si trova; in questo modo avrà la possibilità di essere assistito con competenza e disponibilità da un professionista che condivide il nostro stesso modo di lavorare: sentirsi a “casa” anche quando si viaggia.

TROVA IL CENTRO FACExp PIÙ VICINO

  • LʼAssociazione FACE sostiene iniziative dirette al cittadino per fornire informazioni utili a chi è interessato ad intraprendere un percorso ortodontico.
    Periodicamente sul blog dell’Associazione è possibile trovare articoli che contengono indicazioni per orientarsi nel mondo dellʼOrtodonzia e acquisire maggiore consapevolezza sulle cure ortodontiche.

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Morso aperto anteriore

Normalmente i denti superiori si appoggiano agli incisivi inferiori coprendoli di 3-4 mm come fossero il coperchio di una scatola.

Nel morso aperto anteriore gli incisivi superiori non sovrastano gli inferiori e, a bocca chiusa, il paziente presenta una beanza anteriore.

Questo può essere dovuto ad una tipologia di sviluppo errato della mandibola a causa:

  1. del patrimonio genetico (familiarità);
  2. di abitudini viziate protratte per molti anni in giovane età (ciucciamento del dito o del ciuccio);
  3. della presenza di problemi all’articolazione temporo-mandibolare.

Nei severi casi di morso aperto anteriore un trattamento combinato ortodontico-chiurugico in età adulta può portare benefici estetici e funzionali.


Denti sporgenti

denti sporgenti

I denti sporgenti sono generalmente causati da:

  • abitudini viziate (es: succhiamento del dito e/o del ciuccio);
  • mancanza di spazio;
  • mento arretrato (II° classe scheletrica).

 

Solitamente si inizia un trattamento a circa a 10-12 anni di età, in corrispondenza del picco di crescita puberale.  Si predilige, invece, un intervento precoce, in età pediatrica, in caso di:

  1. Peggioramento rapido della sporgenza dei denti (a causa di un’interposizione del labbro inferiore al di sotto degli incisivi superiori);
  2. Storia di traumi dentali pregressi;
  3. Presenza di specifiche esigenze psico-sociali;
  4. Presenza di altri problemi di sviluppo che richiedano un intervento tempestivo (esempio: palato stretto, morso aperto e/o grave affollamento dentale).


Trattamenti ortodontici bambini

I bambini, tra i 6 e gli 11 anni, presentano basi ossee del viso in fase dinamica di crescita ed una dentatura mista, ovvero dove coesistono denti da latte e denti permanenti.

Trattamenti ortodontici bambini

Per loro applichiamo un approccio innovativo alla terapia ortodontica limitando gli interventi ai soli problemi che presentano un’effettiva esigenza di correzione precoce con alta predicibilità e stabilità di risultato.

In particolare, in questa fascia di età ci preoccupiamo di:

  1. verificare che il cambio dei denti da latte inizi e continui con regolarità, intercettando eventuali anomalie dellʼuscita dei denti permanenti;
  2. controllare che ci sia spazio per i denti in arrivo, per limitare le probabilità che si blocchino all’interno dell’osso (inclusione dentale);
  3. intercettare le abitudini viziate come la suzione del dito/ciuccio e/o la respirazione orale che nel tempo possono portare allo sviluppo di problemi dentali e scheletrici (quali il morso aperto e il palato stretto);
  4. correggere problemi di ristrettezza del palato, per migliorare la modalità di combaciamento dei denti e la qualità della respirazione;
  5. influenzare la crescita delle ossa mascellari per migliorare la qualità del combaciamento dei denti;
  6. ridurre il rischio di trauma dei denti frontali se inclinati verso lʼesterno;
  7. mantenere lo spazio in caso di perdita precoce dei decidui;
  8. valutare lʼanatomia dei frenuli labiali.

A fine permuta, dopo i 12 anni, si rivaluterà la situazione per verificare la necessità di perfezionare lʼallineamento dentario e la precisione degli ingranaggi (vedi vedi Trattamenti ortodontici adolescenti e Trattamenti multidisciplinari adulti).